Correre è, probabilmente, la massima espressione di autonomia e di libertà, non solo a livello fisico. La bellezza della corsa è la semplicità e la naturalezza del suo gesto; permette, inoltre, un contatto più diretto con la natura: i suoi silenzi, i suoi colori, i suoi suoni. Tutto questo lo sa anche Daniele Marcon e lo aveva toccato con le proprie mani, anzi, con i propri piedi. Nel suo palmares la gioia per la conclusione di sei maratone; poi – come ci racconta il nostro guru, Enrico Vivian – i primi problemi e la successiva diagnosi: SLA, sclerosi laterale amiotrofica. Un verdetto spietato, che Daniele sta combattendo con una forza d’animo mostruosa. Alla Mezza del Brenta di domenica scorsa, Daniele c’era: con il pettorale n. 1, su una carrozzina appositamente messa a punto e spinto da 21 runners, 1 per ogni kilometro del percorso, riconoscibili per la t-shirt disegnata da Daniele stesso per il gruppo “One Shot”. Una manifestazione di solidarietà, di sensibilizzazione, di grande amicizia, cui hanno dato un consistente contributo anche sette orange; oltre ad ENRICO VIVIAN, i protagonisti del nobile gesto sono stati AGOSTINO PADOVAN, SIMONE DAL SANTO, FABRIZIO VEDOVELLO, DAVIDE VIVIAN, MATTEO VIVIAN e MASSIMO VENEZIAN; hanno lasciato perdere l’esito agonistico per accompagnare Daniele al traguardo, il vero vincitore della Mezza del Brenta, assieme a tutti i suoi compagni di avventura. Daniele, i nostri sette amici e gli altri accompagnatori: siete stati immensi! La corsa non è solo cronometro, ma è anche cuore! In AV Run questo principio dovrà sempre essere la nostra stella polare!! Grazie ancora ad ENRICO,MATTEO, DAVIDE, FABRIZIO, SIMONE, MASSIMO ed AGOSTINO per lo splendido esempio!